Era l’anno del 2017 quando improvvisamente, presa da una situazione più grande di me, decido di scappare dalla mia vita.
In quel periodo, ancora piccina, non avevo la forza per riuscire a risolvere i problemi, quindi decisi di partire per una nuova esperienza, presi l’aereo e atterrai in Grecia.
Mi ricordo ancora l’emozione per la partenza ma anche la tristezza nell’allontanarmi da persone a me care e la paura di finire in un posto nuovo, a me sconosciuto, con persone mai viste prima.
Il giorno prima di partire ricevo un bel regalo, molto significativo.. era un libro, il libro di Louise Hay “Puoi guarire la tua vita”
Chiamarlo libro è riduttivo, esso non si legge ma si vive e se vissuto a pieno ti cambia completamente.
Ecco il motivo per cui sono qui oggi, vorrei farti provare il primo esercizio da fare durante la tua routine per imparare ad amare te stessa.
“Quando perdoni te stessa e ti liberi della negatività, non solo ti scrolli di dosso un enorme peso, ma apri
anche la porta all’amore.”
Per perdonarsi bisogna essere coraggiosi, perché dobbiamo iniziare ad essere compassionevoli con noi stessi.
So bene come reagisci ed è necessario che tu lo eviti!
Smettere di criticarsi, di darsi la colpa, di pensare a cosa sarebbe successo se si avesse agito diversamente.
Passi le tue ora davanti allo specchio a riproverarti su cose che hai fatto male, o semplicemente criticando il tuo fisico e il tuo carattere .
Ma perché maltrattarsi così tanto?
Pensi davvero che trattando te stessa in questo modo otterrai qualcosa di meglio?
Pensi che la soluzione sia quella di punirti per i tuoi errori?
Un errore è solo un modo andato male di provare qualcosa, ma non deve essere motivo per affondare chi lo ha commesso.
Non c’è bisogno di odiarti, di gridarti contro dall’interno, di rivolgerti tutti i peggiori aggettivi che ti vengano in mente… E nemmeno che ciò che hai fatto e che non era giusto costituisca adesso una parte predominante della tua identità.
Come puoi ridurre ad un errore tutto quello che sei?
Perché nascondere i tuoi valori, le tue virtù, il tuo genio?
Ancora una volta, qui, la soluzione è perdonarsi.

Ora ti voglio parlare con il cuore in mano.
Errare è umano. È così. Sbagliare è una cosa comune, soprattutto se vogliamo evolvere. Non sbagli solo tu, tutti quanti sbagliano.
Un errore è un invito a scoprire un altro percorso, un altro modo di fare le cose. È un trampolino verso il miglioramento e non il foro in cui cadere per non uscirne più, per rimanere intrappolati e mollare.
Forse non te ne sei ancora accorta, ma a partire dal tuo errore ti sei a poco a poco trasformata nel vostro peggior nemico. Il primo giorno ti sei dispiaciuta e hai pensato a quanto siete stata stupida, ma in seguito tutto quello che hai fatto è stato lanciare a te stessi parole avvelenate. Hai dichiarato guerra a te stessa.
Sei caduta nell’autocritica più vorace e spietata, fino ad arrivare al più profondo disprezzo. E tutto questo in silenzio. Sì, durante la tua vita quotidiana, mentre andavi da una parte all’altra, sotto la doccia, a letto. Senza rendertene conto ti sei classificata come un mostro e, sebbene quasi nessuno la percepisca dal di fuori, dentro di te qualcosa è andato rompendosi.
Perdonarsi è l’unico modo per rompere con tutto ciò che di distruttivo si è costruito finora. Il modo migliore per rompere le catene che ti intrappolano, per poter così andare avanti. Ma non bisogna farlo perché ci si sente in obbligo o perché si sta leggendo su una rivista.
Bisogna farlo perché si sente di doverlo fare davvero.
Ciò che è fatto è fatto. Non puoi cambiarlo.
Non hai il potere di viaggiare nel tempo per cambiare quello che è successo, ma hai coraggio sufficiente per rimediare a quell’errore partendo alla ricerca di altre alternative.
Questo non significa ignorarlo, ma semplicemente avere il coraggio di assumersi le responsabilità che ne derivano.
Guardarsi allo specchio e riconciliarsi con sé stessi. Chiediti perdono. Fallo davvero, dal profondo del tuo cuore. Date a te stessa un’altra occasione. Devi sapere che nulla ci educa più di un errore. Rendi un errore un insegnante per te.
Il primo passo e, probabilmente, il più importante. È cessare di criticarci.
Se ci ripetiamo di essere persone piacevoli, indipendentemente da quanto succede nella vita, possiamo effettuare tutti i cambiamenti necessari per migliorare.
Tutti cambiano: ogni giorno è un nuovo giorno e le cose che facciamo oggi sono sempre lievemente diverse da quelle di ieri.
Molti, cresciuti in famiglie dominate dalla tensione e dall’ansia, sono diventate nel tempo persone irresponsabili e ipercritiche nei confronti di loro stessi.
Non a caso, anche i messaggi ricevuti nell’infanzia, sottolineavano sempre che c’era qualcosa che non andava in loro. Pensiamo un istante alle parole che utilizziamo per autorimproverarci: stupido, crudele, incapace, sbadato, imbecille, antipatico, indegno, disordinato, disonesto queste sono le più comuni.
Non è forse vero?
In realtà abbiamo un bisogno disperato di stimarci e considerarci; quando non ci riusciamo perché non ci riteniamo all’altezza, siamo abilissimi nel renderci la vita infelice creando sofferenze e rimandando le scelte che ci potrebbero aiutare maltrattando il nostro corpo con alcool, cibi e droga come per punizione o per riempire quel vuoto che sentiamo dentro.
Siamo tutti in certo qual modo insicuri perché siamo esseri umani e per questo non dobbiamo certo aspirare ad essere perfetti: se lo facciamo ci sottoponiamo ad una tensione terribile che ci impedisce di eliminare quanto di negativo esiste in noi e nella nostra vita. Dobbiamo invece scoprire la nostra creatività, la nostra individualità apprezzando le qualità che ci distinguono dagli altri.
Ognuno di noi è infatti unico sulla terra e criticandosi non fa altro che svilire la propria peculiarità.
Quindi da oggi inizia ad amarti, quando cammini e passi davanti ad uno specchio, guardati, fatti un occhiolino e ripeti quanto sei bella.
Per ogni tua azione non giudicarti, approvati ed amati, ripeti quanto sei brava.
CREDI IN TE.