Camminare…
Avanzare verso un punto..
Devi sapere che, nonostante i miei 26 anni, capita ancora che la sera, dopo una stancante giornata di lavoro, io decida di mettermi davanti alla tv e godermi un bel film o un cartone animato.
Negli ultimi giorni ho guardato, con un po’ di ritardo dalla sua uscita, Luca, una bellissima storia della Disney che parla di amicizia e fiducia.
E qui ti chiederai, ma è diventata matta?
Di che cosa sta parlando e che correlazione c’è tra un cartone animato e la camminata?
Effettivamente di correlazioni c’è ne sono poche, ma ho dovuto fare questa premessa perché una frase di questo film mi ha davvero colpito, sono sempre più convinta che i cartoni animati hanno significati molto più profondi da cui si può imparare molto.
Ma andiamo avanti..
Il protagonista si chiama Luca Paguro, è un “mostro marino” che vive sul fondale del mare davanti alla Liguria.
Essendo molto curioso scopre che, salendo sulla terra ferma e asciugandosi, il suo corpo si trasforma in umano.
In una scena iniziale del film, Luca parla con il suo amico Alberto dicendogli che non sa camminare e quest’ultimo gli risponde:
“Camminare è come nuotare, ma senza pinne, o coda…e ovviamente senza acqua. Se togli questo è lo stesso, credimi!”.
Dopo un paio di tentativi mal riusciti, Alberto gli dice “ Metti i piedi rivolti verso dove devi andare, alza la gamba e sostieni il peso prima di cadere”, in questo modo Luca inizia a camminare e, proprio da questo nasce la mia riflessione.
Camminare..
un movimento così semplice, che eseguiamo ripetutamente ogni singolo giorno della nostra vita, ma non così scontato come sembra.
Infatti, se pensiamo a un bambino, è molto il tempo che serve per apprendere come trasportare il corpo su solo due gambe da un punto all’altro della stanza.
Eppure nulla è semplice nella vita, camminare, studiare, imparare, cambiare noi stessi e amarci.
Negli ultimi anni, sempre più spesso, si sente come consiglio da chi è esperto di evitare di correre privilegiando la camminata veloce, ma a cosa serve camminare?
Camminare è uno dei movimenti più naturali dell’essere umano ed è un’abitudine che aiuta a godere di ottima salute.
Fare lunghe passeggiate è senza dubbio la più semplice delle tante attività fisiche che possiamo fare per mantenere uno stile di vita sano.
Camminare è infatti un movimento molto complesso che coinvolge tante zone diverse del nostro corpo tra cui il respiro, la circolazione sanguigna, la locomozione e mette in moto non solo le gambe, ma anche braccia, spalle e colonna vertebrale.
Camminare è infatti un’attività fisica che può dare molti benefici se praticata giornalmente costanza.
E la cosa bella sai qual è? Si può praticare ad ogni età, non ha grosse controindicazioni, a meno che non ci siano particolari problematiche in corso, ed è quasi gratis, perché non necessita di attrezzatura se non abbigliamento comodo e buone scarpe.
Camminare fa bene, questo lo dicono tutti. Ma perché esattamente?
La magia del camminare è un movimento naturale che si impara da bambini. Ognuno di noi ha il proprio “modo” di camminare e quando facciamo una passeggiata, normalmente, non ci soffermiamo a riflettere particolarmente sul movimento che stiamo eseguendo con così tanta naturalezza.
Più semplicemente procediamo passo dopo passo mentre la parte superiore del corpo segue l’andatura, la muscolatura è attiva ma non in tensione.
Dedicare tempo prezioso alla camminata con regolarità, più volte durante la settimana, è un vero toccasana per la nostra salute.
Essa permette di bruciare calorie, quindi tenere sotto controllo il peso corporeo, migliora la postura e l’equilibrio, ha effetti positivi sulla circolazione del sangue e sull’attività del cuore, favorisce la motilità intestinale.
Camminare spesso, a lungo andare, può a diminuire il rischio di sviluppare alcune patologie.
Ha un’azione benefica anche su muscoli e ossa e può rallentare il processo di invecchiamento.
Infine ha molti effetti positivi anche sull’umore: riduce l’ansia e lo stress e stimola la produzione di endorfine.
Quando corriamo, invece, esercitiamo una forza maggiore sul piede. L’andatura è caratterizzata da piccoli salti. Durante questi salti entrambi i piedi sono sollevati da terra, il contatto con il terreno avviene solo con la parte davanti del piede, che il compito di ammortizzare l’impatto al suolo provocando, come potrai ben capire, un maggiore stress alle gambe.
Non a caso, molto spesso, i corridori si imbattono in fastidi come tendiniti, talloniti, fasciti plantari, metatarsalgie, fratture.
Per questo motivo consigliamo invece di intraprendere un’attività dolce, basata sul camminare, che riesce a produrre un effetto benefico con un minore impatto sulle articolazioni di ginocchia e caviglie.
Discipline e attività basate sul passo come l’escursionismo, il trekking urbano o il nordic walking possono essere delle ottime alternative alla corsa.
Inoltre la vuoi sapere una curiosità interessante?
Da uno studio promosso dell’OMS riguardante gli stili di vita nei paesi europei è emerso un curioso risultato.
L’OMS ha stimato che grazie a soli 20 minuti di passeggiata giornaliera, oltre a benefici per la salute, è possibile risparmiare un sacco di soldi (oltre a aiutare la nostra amata Terra)!
Quindi, come avrai capito, è possibile socializzare, stimolare il fisico e rilassare la mente con poche semplici mosse, non pensi anche tu che vale la pena provare?